Coctail Party a Capodanno

E le ricette per i drink non finiscono qui. Ecco che ho trovato un altro bel fascicoletto.. datato.

Mojito
6 cl rhum chiaro
10 gr zucchero
3 cl succo di lime
4 cl soda water
foglie di menta
ghiaccio tritato
Versare in un tumbler medio lo zucchero, il succo di lime e le foglie di menta, schiacciare il tutto con un pestello. Aggiungere il ghiaccio tritato, il rhum e una spruzzata di soda water o seltz.

Bellini
9 cl prosecco spumante
4 cl succo di pesca bianca

Cuba Libre
6cl Rhum ambrato (cubano)
succo di mezzo lime
Coca cola
zucchero semolato
Tritare con un pestello lo zucchero ed il lime, aggiungere rhum, ghiaccio e coca cola.

Negroni
2,5 cl London Dry Gin
2,5 cl Vermouth rosso
2,5 Bitter Campari
Servire con ghiaccio e fetta d'arancia come decorazione.

Margarita
3 cl di Tequila blanco
1,8 cl Cointreau
1,2 cl succo di limone o lime
Si prepara nello shaker, poi si borda il bicchiere con una passata di limone e spolverata di sale.

Whiskey Sour
4 cl di Bourbon Whiskey
3 cl succo di limone
1 cl zucchero liquido
Shakerare.

Gin Tonic
6 cl Dry Gin
1 fetta di lime
1 Tonic Water
Servire con tanto ghiaccio. (Comincio a pentirmi di aver preso tra le mani questo quaderno di ricette)

Pina Colada
5 cl Rhum chiaro
3 cl latte di cocco
6 cl succo d'ananas
Preparare direttamente nel frullatore elettrico con ghiaccio tritato. Decorare con fettina d'ananas e servire con cannuccia.

Tequila Sunrise
5 cl di Tequila blanco
10 cl succo d'arancia
1 cl sciroppo di granatina (Non chiedetemi cos'è perchè non lo so proprio!)

Daiquiri (E questo è l'ultimo!)
3,6 cl rhum bianco
1,8 cl succo di limone o lime
0,6 cl sciroppo di zucchero
Shakerare.

Mi raccomando, non guidate! Ehehe..

Limoncino

Buttando l'occhio tra i libri di cucina ho trovato appuntata a mano questa ricetta.. e mi sono incuriosita.

Limoncino

Lasciate in infusione per 20 giorni, la buccia di 6 limoni biologici, in 1 litro di alcool.
Fate bollire 1 litro di acqua con 800 g di zucchero.
Aggiungete l'infusione a freddo e conservate in freezer.

Qualche pagina dopo ho trovato anche la versione collaudata di mia madre:

Ingredienti
- 400g di zucchero bianco
- 1/2 litro di alcool 95°
- 3 limoni

Far bollire per mezzo minuto esatto l'acqua con lo zucchero e la scorza gialla dei limoni.
Lasciar raffreddare lo sciroppo, poi unire l'alcool e lasciare in infusione per 7 giorni. Filtrare il liquore attraverso una pezzuola bianca. Imbottigliare e conservare per un mese.

Un goccetto per l'ultimo dell'anno, ci sta!

Nadia e la scacchiera mantovana

La Mantovana è un dolce tipico pratese, nonostante il suo nome possa indurre in errore. Si racconta che nell'Ottocento il noto pasticcere di Prato, Mattonella, abbia ricevuto questa ricetta in dono da due suore di Mantova, come ringraziamento per la sua ospitalità.
La ricetta che invece vi propongo io, l'ho ricevuta dalla gentilissima Nadia che ho incontrato al Quilting Day.
La base è all'incirca la stessa di una torta mantovana ricoperta da una glassa di zucchero o al cioccolato.

 La scacchiera mantovana di Nadia
Ingredienti:
- 250 g farina
- 250 g burro
- 250 g zucchero
- 2 uova + 4 tuorli
- bustina di lievito vanigliato
- buccia di limone (facoltativa)

 Sciogliete il burro a bagnomaria. Intanto in una bacinella sbattete gli albumi con lo zucchero. Ottenuto un composto schiumoso, aggiungete uno per volta i 6 tuorli e il burro sciolto.
Quando gli ingredienti si sono ben amalgamati, potete aggiungere anche gli altri: farina setacciata, il lievito e qualche scorsa di limone.
Ho sentito che invece di usare la scorza di limone grattuggiata, c'è chi ci mette qualche goccia di limoncello.
Continuate a lavorare il composto con la frusta per amalgamare bene tutti gli ingredienti e ottenere un composto spumoso e omogeneo.
Imburrate la vostra teglia quadrata o rettangolare oppure foderatela di carta forno e versateci il composto.
Infornate in forno già caldo a 180° per 30 minuti. Prima di toglierla dal forno, fate la prova stuzzicadenti: se non fosse ancora cotta proseguite la cottura coprendo la superficie con un foglio d’alluminio e continuate fino al termine dei minuti previsti. Lasciate raffreddare la teglia.
Preparate la glassa allo zucchero (mentre per quella al cioccolato basta fondere una barretta di cioccolato fondente a bagnomaria):

 Glassa allo zucchero (Ghiaccia reale):
Ingredienti:
- 150 grammi di zucchero a velo
- 1 albume
- succo  di limone
- scorza d'arancia (facoltativa) 

Montate l’albume e poco alla volta aggiungete lo zucchero a velo facendolo sciogliere bene.
Unite qualche goccia di limone (e se volete la scorza di arancia grattugiata).
Il composto sarà pronto quando sollevando con il cucchiaio, si formerà un nastro continuo. Per aumentare la consistenza della glassa basta aggiungere dello zucchero (in altri ricettari, c'è scritto che per la ghiaccia reale servono 300 g di zucchero, mentre la preparazione è la stessa).

Dividete la torta a metà con un coltello (non è ancora giunto il momento di tagliare i cubetti). 
Spalmate una parte con la glassa alla zucchero, mentre l'altra col cioccolato. Quando è tutto asciuttto e ben solidificato, tagliate i cubetti e divertitevi a creare questo gioco di contrasti e l'illusione di una scacchiera. Assolutamente irresistibile, vi giuro! E di fantastico impatto visivo!
Grazie Nadia!

Tornando bambini..

La gola secca, la fronte che scotta e la pasta che scuoce.
Perchè sì, il dottore ce l'ha prescritta: "pasta in bianco che fa bene!"
E non si ha fame e si barcolla sulla sedia:
stanchi, sebbene appena alzati.
E non si ha voglia di far niente.. se non guarire e stare meglio.
E la pasta scuoce e diventa morbidosa..
Quanto mi piace la pasta cotta!

"Rimedio" per ogni influenza, febbre o malessere passeggero che mette in subbuglio lo stomaco e la pasta o il riso in bianco. Oppure oggi vi offro l'alternativa, per chi non è poi così malaticcio.. ma ha voglia di una coccola.

Pasta alle olive verdi
(rigorosamente stracotta)

Ingredienti:
- 70-80 g di pasta (a testa)
- olive verdi snocciolate
 - parmigiano reggiano
- olio extra vergine d'oliva
- sale

Appena l'acqua bolle, salate e buttate la pasta. Lasciatela cuocere un po' più del solito fino a che non è abbastanza scotta, morbida.
Scolate e impiattate. Aggiungete le olive tagliate a rondelle.
Grattuggiate abbondantemente il formaggio sulla pasta e mescolate.
Se il formaggio ci mette troppo a sciogliersi potete optare per un giro di 30 secondi in microonde.
Versate un goccio d'olio a crudo e buon appetito!

Certo non serve una ricetta per una sciocchezza simile, ma quel che conta è l'idea!

Gnocchetti crudo, asiago e carciofi


Gnocchetti crudo, asiago e carciofi

 Ingredienti (x 4 persone)
- 800 g di gnocchetti di patate
- formaggio Asiago (e un cubetto di Gorgonzola)
- 2 fette di prosciutto crudo o speck
- 300 g cuori di carciofo (surgelati)
- panna q.b.
- olio extravergine d'oliva q.b.
- sale q.b.

In padella, con 1 o 2 cucchiai d'olio mettete a scongelare i carciofi.
Scaldate la pentola dell'acqua per gli gnocchi (ricordandovi di salarla).
Tagliate il formaggio a cubetti piccoli (e se vi piace una nota un po' più forte/piccante aggiungete anche un cubetto di gorgonzola). Aggiungete il formaggio ai carciofi quando quest'ultimi si sono scongelati e un po' cotti.
Appena l'acqua bolle, tuffatevi gli gnocchi.
Quando vengono a galla, significa che sono pronti. Scolateli ed aggiungeteli al sugo in padella.
Tagliate il prosciutto a strisce sottili e versatelo in padella.
Ultimate la cottura degli gnocchi amalgamando con un goccio di panna (non troppa o uccide il sapore), sempre a fuoco acceso, per 2 minuti.
Servite caldi in tavola e aggiungete una spolveratina di pepe e/o di parmigiano, se vi piace.

Ricetta degli gnocchetti fatti in casa

Ingredienti:
- 1 kg di patate mature
- 280/300 g di farina 00
- 1 uovo
- sale
- noce moscata (facoltativa)

Lessate le patate con tutta la buccia, scolatele quando son cotte.
Pelatele ancora calde e passatele nello schiacciapatate.
Lasciate cadere il composto su un piano infarinato. Allargatelo per farlo intiepidire prima e poi cominciate a lavorarlo.
Aggiungete l'uovo intero, il resto della farina, un pizzico di sale e una grattatina di noce moscata (se vi piace). Impastate.
Suddividete l’impasto in 3 o 4 pezzi e rotolateli con il palmo sul piano infarinato ricavando dei cilindretti lunghi e sottili, tagliateli a cubetti regolari di 1,5 cm e con le mani infarinate dategli la morbida forma a "pallina".
Lasciateli riposare su un telo infarinato per non più di mezz’ora, prima di procedere con la cottura.

Insalatina tranquilla

Niente di speciale oggi.. giusto un'insalatina con tonno e verdure. Non è assolutamente niente di pretenzioso, avevo caldo e perciò "niente cibi cotti!".

 Insalata estiva con il tonno

Ingredienti:
- radicchio trevisano
- 1 carota media
- 60 g tonno in scatola sgocciolato
- cetrioli agrodolci
- aceto balasamico (facoltativo)
- sale, pepe, olio (facoltativi)

Sbucciate il radicchio, lavate le foglie. Pelate la carota e tagliatela a rondelle, così come con i cetrioli. Scolate il tonno. Mescolate il tutto e aggiungete ingredienti a piacere. Condite con ciò che preferite (io uso solo l'aceto).  Fine!

Cioccolatini? Ehm.. no!



L'ottimista vede la rosa e non le spine;
il pessimista si fissa sulle spine, dimenticando la rosa. 

Kahlil Gibran, Massime spirituali, 1962


Ricetta non-ricetta: avete mai sentito parlare del "frozen yogurt"?
All'inizio anch'io ero restia a credere che una cosa simile potesse funzionare, cioè.. mettere un barattolino di yogurt in freezer.. e poi? Tutti i fermenti vividi che ci sono nello yogurt che fine facevano? Era ancora buono da mangiare o andava a male?
Un giorno, tornata a casa dopo aver fatto la spesa, mi accorgo che la pellicola che ricopre uno dei vasetti si è rotta.. allora per non mangiarlo subito, ma neanche buttarlo via, l'ho buttato in congelatore.


Sono bastate circa 4 ore ed ho ottenuto un simil-gelato DELIZIOSO!
Un po' meno spumoso di un gelato normale ma ugualmente gustoso e più saziante di uno yogurt. Una bella idea, soprattutto per chi è a dieta perchè può usare uno yogurt magro al gusto che preferisce ed avere un surrogato del gelato altrettanto buono.


Pochi giorni fa ho trovato gli stampi di silicone per fare i cioccolatini a forma di cuore, non vedendo l'ora di usarli. Tuttavia con questo caldo fondere il cioccolato più che un'impresa è un vero e proprio suicidio!
Ecco che arriva in soccorso il frozen yogurt: facilissimo, rinfrescante e d'effetto.
Mi sono reinventata questi dolci "cioccolatini" ghiacciati ma dal ripieno cremoso che si scioglie in bocca.

Ingredienti e utensili:
- stampo di silicone per cioccolatini
- vasetto di yogurt magro (125 ml)

Mettete lo stampo di silicone sopra una base rigida, come un tagliere di plastica o un vassoio.
Versate lo yogurt negli stampini e mettete in congelatore per almeno 4 ore!
Si conservano per giorni, ma sarebbe preferibile mangiarli in giornata o rischiate vi diventino davvero dei pezzi di marmo.
Unica pecca è che, una volta tirati fuori dal freezer, vanno consumati in fretta (o si squagliano).

Le varianti sono infinite.. dal cuore di miele, al fare due strati di yogurt diversi, dal decorarli con zuccherini colorati, al servirli come decorazione di una nuvola di panna montata.. buona fantasia!

Tonno marinato al sesamo

 
Tonno marinato in salsa di soia e lime
con panatura di semi di sesamo

Ingredienti (x3 persone):
- 3 tranci di tonno surgelato (circa 150g ciascuno)
- 3 lime (io avevo il limone)
- salsa di soia
- pepe rosa (del Madagascar)
- sale rosa (dell'Himalaya)
- polvere di peperoncino
- olio
- semi di sesamo

Per preparare la marinatura, servono 4 cucchiai di salsa di soia, una spremutina di succo di limone, pepe, sale e peperoncino. Versatene un po' sul fondo del vostro piatto (io ho usato un' ex-vaschetta del gelato). Ponetevi sopra il tonno. Versate il resto della marinatura e dopo una decina di minuti girate i tranci in modo che assorbano bene la marinatura da entrambi i lati.
Mettete già a scaldare la padella sul fuoco. Versate un goccio d'olio.
Passate i tranci nei semi di sesamo e poi adagiateli in padella.
Attenti a non cuocerli troppo o diventano stopposi, piuttosto è meglio toglierli in anticipo dal fuoco perchè il tonno è molto buono anche se rimane un po' crudo nel centro.

Meringata alle pesche


Meringata alle pesche

Ingredienti:
- 300 g di meringhe (di fabbricazione industriale)
- 350 ml panna da montare zuccherata
- 2 pesche mature

Cominciate facendo a pezzi le meringhe in una ciotola (non in polvere, mi raccomando). Conservatevene una decina per la decorazione finale della torta.
Pelate le pesche e tagliatele a fettine.
Montate a neve la panna; mescolatela con i pezzi di meringhe e di pesche (tenetevene pochina da parte per ricoprire la torta finita ed incollarci le meringhe).
Foderate il fostro stampo con della pellicola trasparente (va bene anche un comunissimo contenitore di plastica), servirà per facilitarvi poi l'estrazione del semifreddo.
Versate il comporto nello stampo e mettete il dolce in congelatore per almeno 5 ore.
Questa torta si può preparare anche il giorno prima l'importante è ricordarsi che va sempre tirata fuori dal congelatore e messa in frigo 30 minuti prima di servirla.
Rivestitela con un sottile strato di panna e decoratela con le meringhe. Fine!

Se non si era ancora capito è il mio dolce preferito! ;D

Noodles di soia all'orientale

Noodles di soia all'orientale

Ingredienti:
- 50 g spaghetti di soia (a testa)
- 1 carota
- 1 zucchina
- 1/2 peperone
- cavolo cappuccio
- 200 g gamberetti sgusciati
- salsa di soia q.b.
- zenzero q.b.
Mettete i gamberetti a scongelare sul wok (potete anche abbondare, visto che poi si riducono notevolmente di volume).
Tagliate le verdure a julienne e cuocetele a fuoco basso nel wok coi gamberetti.
Mettete a bollire sul fuoco una pentola d'acqua per gli spaghetti. L'acqua non va salata poichè già la salsa di soia è particolarmente salata.. comunque si fa sempre in tempo a correggere il piatto in tavola con una manciatina di sale, se vi sembra troppo sciocco.
Aggiungete nel wok la salsa di soia (all'incirca, a vista, deve coprire il fondo del wok).
Date una spolverata (nel mio caso "pesante") di zenzero o tagliate una strisciolina di radice.
Mescolate (io ho usato l'apposita pinzetta per non rigare il fondo del wok). Appena vedete che le verdure si sono ben cotte e impregnate di salsa, spegnete il fuoco.

Per cuocere gli spaghetti ci sono vari metodi, ma io vi insegno il più facile:
  • all'italiana: ovvero come se cuoceste della normalissima pasta, per 2-3 minuti, poi (assaggiate se son cotti e) scolate prima che diventino colla.  C'è chi li passa sotto un getto d'acqua fredda perche non scuociano e poi li riscola.

Rigettateli nel wok (riaccendete il fuoco) e mescolateli omogeneamente con le verdure.
Quando siete soddisfatti del risultato servite in tavola.
E con le bacchette si gusta anche meglio!
E' un piatto completo, saziante, che riesce a riempirti lo stomaco con poco. Inoltre è davvero salutare poichè la soia, come lo zenzero, aiuta a ridurre il colesterolo e migliora il funzionamento del metabolismo.. insomma, è da provare!

Insalata di Quinoa ...siamo nel pieno dell'estate!

Insalata di Quinoa

Ingredienti:
- 80 g di Quinoa Raperonzolo (a persona)
- olive nere
- 4 pomodorini secchi
- carciofini sott'olio (facoltativi)
- giardiniera sott'aceto
- 1 uovo sodo
- foglie di basilico fresco
- sale e olio q.b.


Prima di cominciare, mettete a molle la quinoa in una bacinella d'acqua, per sciacquare i chicchi dalla saponina, una sostanza amara al gusto.
C'è chi tosta i semi e poi li bolle, e chi invece fa il contrario.
La cottura è come quella del cous cous: un bicchiere di quinoa, due bicchieri d'acqua.. (l'acqua è sempre il doppio). Salate e cuocete per circa 10-15 minuti, poi scolatela.
Mettetela a raffreddare in una scodella.
Prendete l'uovo (cotto in precedenza) e fatelo a pezzetti con i carciofini e la giardiniera, tagliate i pomodorini secchi e le olive e condite la quinoa. Mescolate gli ingredienti e servite nel piatto.
Aggiungete un filo d'olio extravergine e le foglie di basilico lavate.


La quinoa è una pianta originaria del Sud America, nell'antichità era usata dagli Incas e dagli Aztechi. Erroneamente si pensa sia un cereale, in realtà appartiene alla stessa famiglia degli spinaci. E' ricca di proteine, è una buona fonte di fosforo, potassio, manganese ed è priva di glutine.


Clafoutis alle more di rovo

Durante le mie passaggiate lungo le strade acciottolate di campagna che delimitano i dorati campi di granturco, mi è capitato spesso di imbattermi in questi frutti selvatici, talvolta aspri, maturati sotto il sole d'estate, e dal succo infido per i vestiti. In un attimo mi sono ritrovata le mani macchiate da gocce scarlatte quasi, come una Lady Macbeth, avessi commesso un terribile peccato terribile, ma con la mente ben altrove: a pensare a come a quel gusto acerbo che mi riempiva la bocca mancasse.. un po' di zucchero (e magari anche uno spruzzo di limone).
Ahimé non si raccolgono le more, se non si toccano le spine. Con un bottino bello ricco ho fatto ritorno a casa.. e non pochi graffi!

Ho sempre voluto fare un clafoutis, ho rotto per una settimana con 'sta storia del clafoutis.. e alla fine la voglia di un dessert e la scarsità di ingredienti l'hanno vinta e ho finalmente avuto l'occasione di mettermi alla prova con la cucina francese.

Ho cercato su internet ma nessuna ricetta mi convinceva troppo: lì mi mancava la panna, là usavano il fruttosio, la vanillina, le bucce di limone, le ciliegie..
..Mentre io avevo solo quattro cosette ed ho dovuto un po' improvvisare (ma con cura) le proporzioni.
Nel mio primo clafoutis, di cui sono piuttosto soddisfatta, avevo messo 60 g di zucchero (assolutamente troppo poco!), perciò ho corretto la ricetta.
Per il resto, per essere la prima volta, me la sono cavata ed ha ben oltre superato le mie aspettative (apparte lo zucchero.. facilmente rimediato con una spolveratina al momento di zucchero a velo).

Il dito "rimbalza" sulla superficie, la consistenza è morbida-gommosa ma in senso positivo, non deve essere spugnoso, mi ricorda un po' una crema pasticciera (sarà perchè ho usato gli stessi ingredienti) e poi ha il piacere dei frutti selvatici (a kilometro-zero). Non è male a vedersi, ha quel che di "casareccio", da cucina di Provenza.
Punti a favore: Torta semplice, economica e con pochissimi ingredienti. Niente burro, niente olio, niente lievito. Si conserva per 4 giorni.

Ingredienti:
- 1 uovo + 2 tuorli
- 120 g farina "00"
- 100 g zucchero bianco
- latte scremato
- more di rovo (non le ho pesate)

In una bacinella rompete le uova (1 intera e 2 tuorli).
Per il latte, riempite un bicchiere da cucina fino all'orlo e poi mezzo bicchiere (credo che alla fine corrisponda a 300/350 ml).
Con uno sbattitore elettrico mescolate tuorli e latte e aggiungete lo zucchero. Otterrete un composto schiumoso (tipo bagnoschiuma). Setacciate la farina e aggiungetela man mano mescolando (sempre con lo sbattitore) per evitare la formazione di grumi.
Sul fondo dello stampo della torta adagiate le more un po' in qua, un po' in là (prima ne ho passata qualcuna nella farina per paura che mi affondassero troppo.
Sopra versatevi il composto (non deve essere alto più di 2,5 cm). Date una spolveratina di zucchero sopra (così fa la crosticina croccante).
Infornate a 180° per 60 minuti (dipende dalla tortiera), finchè non vedete che la superficie si dora. Per essere sicuri fate la prova dello stuzzicadenti.
Il clafoutis una volta cotto si estrarrà senza problemi dallo stampo (io mi ero addirittura dimenticata di imburrarlo ed è uscito tranquillamente al primo colpo).

 Le more, annoverate tra i frutti di bosco, contengono dosi significative di  vitamina C, vitamina K, acido folico, vitamina B, e manganese (minerale essenziale); inoltre i semi racchiudono grandi quantità di acidi grassi omega-3 (acido alfalinolenico) e omega-6 (acido linoleico), proteine, fibra alimentare, carotenoidi, ellagitannini e acido ellagico.

Quilting Day 16 giugno 2013 a Pisa S. Rossore



Da oggi sono disponibili le foto del Quilting Day tenutosi a Pisa San Rossore, lo scorso 16 giugno.
In seguito scriverò un reportage culinario (e pubblicherò la ricetta della torta mantovana di Nadia che gentilmente me l'ha lasciata). Auguro quindi un buon lavoro a tutte le Quilters anche per il futuro.. Intanto godetevi le foto (così anche chi aveva dimenticato la macchina fotografica a casa le può vedere):
Quilting Day - Pisa 2013
 Vanno scaricate dal sito. Se avete problemi, lasciatemi un commento sul blog e vedrò di rimediare come posso.
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Follia di cacao o Tentazione d'arancia



Premetto che non vado pazza per le torte al cacao; il cioccolato mi piace ma non più di tanto e soprattutto mi piace al latte; la marmellata la preferisco dolce tipo alle fragoline di bosco piuttosto che amara; infine mi considero abbastanza astemia.. Allora cosa c'entro io con questa torta?!!
(O dovrei dire tortina, viste le sue minute dimenzioni)
Unisce tutto ciò che non mi fa impazzire o quasi.. però alla fine, chissà per quale oscuro motivo, l'ho adorata.
Per questo la considero una follia!
Eppure è tanto buona.. forse troppo!
E pensare che è nata tutta per sbaglio, dall'impasto avanzato dall'ultima mandata di Puffin al cacao.
Ho colto l'occasione per "inaugurare" la mia mini-tortiera a cuore presa a Vienna.
Presumo si possa tranquillamente replicare in formato "torta normale" simil-pan di Spagna. E' easy, easy, easy!


Follia di cacao o Tentazione d'arancia
Ingredienti: 
- impasto dei muffin
- marmellata alle arance amare (ho usato la Rigoni)
- liquore viennese all'albicocca
- cioccolato fondente (al 75%)
- zucchero a velo 

Versate l'impasto dei muffin nel vostro stampo ed infornate (il tempo varia a seconda delle dimensioni della torta). Il trucco: quando pensate che il dolce sia pronto, infilate nella pasta uno stuzzicadenti per controllare se si sia cotto anche all'interno. Se quando lo estraete, lo stuzzicadenti ha la punta umida, bisogna che la torta resti ancora un po' in forno.

Dopo averla lasciata raffreddare, prendete un coltello seghettato (da pane) e tagliatela in un paio di strati come se fosse una base di pan di Spagna (e in effetti quasi lo è).                                                                          In un bicchierino versate un ditino di liquore ed un cucchiaio di marmellata (le proporzioni cambiano a seconda di quanta superficie dovete coprire; andate ad occhio, senza esagerare).                                                  Mescolate e spalmate questa "marmellatina allungata" sul primo strato di torta (si deve inumidire, il liquore viene assorbito dal pan di Spagna e non si sente più di tanto, serve solo a dare una nota briosa al sapore generale della torta).

Tagliate a scaglie il cioccolato e distribuite un po' di pezzetti sopra la marmellatina. Ricoprite col secondo strato e schiacciateli, in questo modo la marmellata farà da collante.
Ripetete lo stesso procedimento col secondo strato (e poi il terzo e il quarto se li avete XD).


Coprite con l'ultimo stato di torta e spolverate con lo zucchero a velo. Buon appetito!

La considero un capolavoro.. mi viene già l'acquolina in bocca al solo ricordo. Fidatevi, questa la dovete assolutamente provare!


L'unico modo di liberarsi di una tentazione è cedervi.
Oscar Wilde, Il ritratto di Dorian Gray, 1891

Sformato di spinaci e Sformato di carciofi

 Oggi in casa è la giornata degli sformati, tra quiche e torte salate.. Vi propongo allora queste due ricette, semplici e gustose.
Partiamo dalla prima: l'ho chiamato pseudo-Erbazzone perchè il ripieno sembra lo stesso. Ovviamente nei piani di mia mamma non c'era quello di fare un vero Erbazzone (neanche sapeva cos'era un Erbazzone).
Non c'è cipolla, né lardo, né pancetta, né parmigiano.. per questo, diciamo, è un Erbazzone light, o semplicemente uno sformato di ricotta e spinaci (uno gnudo in crosta XD).

Sformato d'erbazzone leggero
 
Ingredienti (tortiera 30 cm):
- 1 rotolo di pasta sfoglia rotondo
- 300 g circa di spinaci surgelati
- 250 g di ricotta vaccina
- 3 uova intere
- 1 spicchio d'aglio
- noce moscata
- olio extravergine d'oliva
- sale e pepe q.b.

Per prima cosa lessate gli spinaci, poi saltateli in padella con uno spicchio d'aglio e 2 cucchiai d'olio d'oliva. Aggiustate di sale e di pepe e date una spolveratina di noce moscata. Spegnete il fuoco.
Quando il mappazzone si è raffreddato, aggiungete a crudo la ricotta e le uova. Mescolate e amalgamate bene il tutto.
Stendete la pastasfoglia sulla tortiera (o una teglia) antiaderente. Versate il mappazzone e richiudete con la sfoglia in eccesso.
Infornate a 180° per 25-30 minuti circa.

 La preparazione del secondo è pressoché la stessa, cambiano solo gli ingredienti.

Sformato con provola e carciofi

Ingredienti (tortiera 30 cm):
- 1 rotolo di pasta sfoglia rotondo
- 8 carciofi
- 250 g ricotta
- 3 uova intere
- 1/2 provola affumicata
- parmigiano reggiano
- 1 spicchio d'aglio
- olio extravergine d'oliva
- sale e pepe q.b.

Pulite i carciofi e tagliateli a spicchi (privandoli sempre della barbetta). Saltateli in padella con 2 cucchiai d'olio e lo spicchio d'aglio. Aggiustate di sale e di pepe. Aggiungete un goccio d'acqua se serve.
A cottura ultimata, lasciate raffreddare.
Aggiungete la ricotta e le uova a crudo ai carciofi e mescolate bene.
Stendete la sfoglia in una pirofila antiaderente o di silicone.
Versate metà del composto e stendetelo con un cucchiaio.
Fate uno strato di fettine di provola affumicata e versate sopra il resto.
Grattugiate sopra un po' di parmigiano; infine infornate a 180° per 25-30 minuti.

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